Per le feste l’odore di zucchero
Inondava la stanza
dalle scatole di latta poste sul comò
col suo specchio severo.
Preferivo l’altro, quello mobile
della toletta, coi profumi
svaporati
da tempo e i giochi di luce dei
cristalli.
Era come se tutto fosse già
accaduto
davanti a quegli arredi scampati
alla guerra:
fatti della vita racchiusi nei
cassetti,
piedi nudi al mattino sulle pelli
di lupo.
E quando ai vetri privati degli scuri
dalla notte s’affacciavano
i demoni di inquietudini taciute
mi giravo a guardare i nonni
dormire
e chiudevo gli occhi anch’io.
Imbrunire d'estate dalla finestra della stanza da letto dei nonni - foto mia
Con un grazie sentito per essere stata scelta e per essere in ottima compagnia.